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PENSIONI: ARTIGIANI MESTRE,CONTI MIGLIORANO; NON SERVE RIFORMA Agenzia Giornalistica Italia Lug. 19, 2003 (AGI) - Roma, 19 lug. - I conti previdenziali sembrano migliorare: secondo un'analisi dell'Ufficio studi della CGIA di Mestre il tasso di copertura (ovvero il rapporto tra le entrate contributive e le uscite per prestazioni pensionistiche) e' passato dal 61,5% del 1992 al 71,4% del 2002. Oggi, ogni 100 euro spesi in pensioni 71,4 sono coperti dai contributi versati dai lavoratori. Tuttavia continua ad aumentare l'incidenza delle pensioni sugli occupati. Nel 1982 erano il 60,4% ora sono il 70,6%. Insomma, si legge in una nota degli Artigiani di Mestre, le riforme degli anni '90 stanno dando i loro frutti. L'aumento del livello della contribuzione e' certamente il punto cardine attorno ai quali ruota questa tendenza virtuosa. Cio' non significa, comunque, non valutare altri indicatori di uno scenario che fa temere il peggio per il futuro. Infatti, mentre il numero delle pensioni negli ultimi 20 anni e' aumentato di oltre il 21%, il numero degli occupati ha segnato solo un +4%. Risultato: le pensioni erogate oggi arrivano a 15 milioni 190 mila 443 contro i 21 milioni 514 mila lavoratori attivi. E intanto l'incidenza del numero di pensioni sul totale degli occupati supera il 70 per cento, rispetto al 60,4% del 1982. A questo punto gli esperti della CGIA di Mestre inseriscono alcuni fondamentali dati demografici. Fino al 1982 la popolazione over 65 era pari al 13,6% sul totale, nel 2002 al 18,7% e nel 2030 si arrivera' al 28%. "Sia chiaro - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario dell'organizzazione - nei dati relativi al numero di pensioni non figurano le pensioni sociali e gli assegni vitalizi. Ovvero, quelle misure assistenzialistiche che dovrebbero essere scorporate nettamente dal sistema previdenziale. "Ebbene, tenendo conto di questo aspetto il risultato ottenuto dimostra come le riforme fatte nell'ultimo decennio abbiano migliorato la sostenibilita' economica del sistema. Adesso, visto il progressivo invecchiamento della popolazione non resta che ritoccare il buon lavoro fatto in passato da Amato, Dini e Prodi. Per questo apprezziamo la moderazione che sta tenendo su questo delicatissimo argomento il Ministro del Welfare Maroni. Ecco un tabella con le variazioni del numero delle pensioni, degli occupati e del relativo rapporto percentuale dal 1982 al 2002 (dati RGS elaborati da Cgia): ANNI Numero pensioni Numero occupati % 1982 12,486,258 20,678,000 60.4
1992 14,047,318 21,459,000 65.5
2002 15,190,443 21,514,000 70.6
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